Supplica alla Beata Vergine Maria

Vergine benedetta, che un giorno prodigiosamente additasti agli abitanti di questa terra il luogo dove volevi essere onorata, ecco che oggi noi veniamo ai tuoi piedi per tributarti tutti gli omaggi del nostro affetto devoto. Tu promettesti che mai nessuno sarebbe ricorso a te senza essere consolato ed esaudito ; e noi fiduciosi nelle tue promesse, facciamo appello alla tua clemenza, alla tua bontà, ed invocandoti sotto il bel titolo di Vergine dell’Eterno, ci gettiamo come figli amorosi fra le braccia della più tenera delle madri, sicuri di ottenere per ogni nostro dolore il balsamo del tuo materno conforto.

 

(Quattro Ave Maria)

Salve, o diva dell’Eterno
Sei la madre Figlia e Sposa. Vincitrice dell’Inferno
Nella valle dolorosa
Sola speme data a noi
che soccorri i figli tuoi.

Fra le angustie di questa valle di pianto a chi mi miseri ricorremmo, o Maria, se non a te che sei la madre del bell’amore e della santa speranza? Quando un giorno sulle cime dell’insanguinato Calvario il tuo figlio Gesù dall’alto della croce ti affidò nell’Apostolo Giovanni tutti quanti gli uomini tu divenisti la Madre nostra, la torre di rifugio e di salvezza. Pietà dunque ti prenda, Maria, di noi tuoi figli, che gementi e piangenti ci prostriamo ai tuoi piedi, pietà ti prenda delle nostre miserie e nella tua materna carità concedi a noi quelle grazie che debbono calmare le ansie del nostro povero cuore e riportare in noi il dolce sorriso della tranquillità e della pace.

(Quattro Ave Maria)

 

Sulla placida collina
Prescegliesti tua dimora
Dove siedi qual Regina
Fra il tuo popol che t’onora
E devoto fida in te
Per salute e per merce!

 

O Vergine Immacolata, che nel corso dei secoli fosti l’oggetto di una speciale devozione, di un culto tutto devoto da parte dei padri nostri, che in questo Santuario accorsero sempre come ad una sorgente vivace di grazie e di benedizioni, riguarda benignamente anche a noi, che non curando le miserie che da ogni parte ci circondano, fiduciosi leviamo oggi fino a Te il grido della nostra miseria, i palpiti tutti del nostro cuore. E’ vero che tante volte coi nostri peccati contristammo il cuore del tuo figlio diletto, e trafiggendo con spade crudeli il tuo cuore di madre, contraccambiamo con l’ingratitudine i tuoi celesti favori. Ma Tu non riguardare la nostra indegnità, e come figli accoglici all’ombra della tua materna protezione, affinché combattendo da forti contro gli spirituali nemici, possiamo col tuo aiuto riportare nella lotta le più segnalate vittorie, i
più segnalati trionfi.

(Quattro Ave Maria)

 

 

Salve, o cara Madre bella,
Che sollevi i nostri affanni;
Sii per noi l’amica stella,
Che passiam si mesti gli anni;
Sii propizia a tutti noi,
Che se rei siam figli tuoi.

 

PREGHIERA

O gloriosa Regina del cielo e della terra, che sotto il bel titolo di madre dell’Eterno, da tanti secoli distendi il tuo manto di protezione e difesa su questo paese da te prediletto, ascolta benignamente questa preghiera, che dal nostro cuore si leva al tuo trono celeste. I prodigiosi favori che sempre dispensasti a coloro che venenero
devotamente a visitarti in questo Santuario, le numerose grazie che sempre largisti a chi ti invocò con fede ardente, con viva speranza ci dicono che alla nostra preghiera non può rimanere indifferente il tuo cuore di madre.
Mostrati dunque verso di noi ancora pietosa di salvezza nei procelloso snare della vita; presenta al tuo figlio diletto le nostre lagrime, le nostre pene, i nostri dolori, perché possiamo avere in mezzo a tante amarezze un efficace
sollievo, un efficace conforto; ma soprattutto per noi poveri peccatori ottieni dal tuo caro Gesù la grazia della misericordia e del perdono. Deli ! non rigettare, o Madre buona, le nostre suppliche, non rendere deluse le nostre speranze; ma sorridi clemente dal cielo a noi tuoi miseri figli, perché possiamo oggi, domani e sempre magnificare la materna carità del tuo amorosissimo cuore.

E così sia.

(Salve Regina)

Con permesso dell’Autorità Ecclesiastica